
Caratteristiche
Denominazione
IGT
Vitigni
Sangiovese
Gradazione Alcolica
13,5%
Formato
0.75l
Annata
2020
Temperatura di sevizio
16/18 °C
Regione
Toscana
Descrizione
Proprio agli ETRUSCHI si deve l’avvio della produzione di vino in Italia. Essi misero a punto un sistema di vinificazione il cui esito era una bevanda dalle caratteristiche organolettiche singolari: aromatica e profumatissima. Lavoravano e vinificavano nel fresco di cantine realizzate su tre piani dove l’uva si pigiava a livello del suolo e il mosto, attraverso tubature di coccio, colava nei tini disposti nei locali sottostanti in cui fermentava. Dopo la svinatura, il vino veniva trasferito ad un livello ancora più profondo adatto alla maturazione e alla lunga conservazione. Gli Etruschi vendemmiavano l’uva perfettamente matura, la trasportavano nelle cantine con casse di legno caricate da bestie da soma e depositavano il tutto in un tino fatto a tronco di cono. Una volta che il tino era pieno, un uomo a piedi nudi vi saliva sopra e premeva fino a frantumare i chicchi e aggiungeva acqua ottenendo un mosto che dopo fermentato, si spillava per essere travasato in una botte dove veniva nuovamente premuto per arrivare ad ottenere un vino di qualità. La produzione di vino da parte degli etruschi è un tema affascinante quanto poco conosciuto. Di sicuro questo popolo ha insegnato ai Romani, che lo hanno fatto poi conoscere al resto del mondo antico, come ottenere vino dalla vite. Millenni fa vivevano dove oggi viviamo noi e facevano già il nostro lavoro.
Rosso Toscana IGT Oro Etrusco 2020 - Il Drago e la Fornace
Consegna per Martedì 29 Aprile
Caratteristiche
Denominazione
IGT
Vitigni
Sangiovese
Gradazione Alcolica
13,5%
Formato
0.75l
Annata
2020
Temperatura di sevizio
16/18 °C
Regione
Toscana
Descrizione
Proprio agli ETRUSCHI si deve l’avvio della produzione di vino in Italia. Essi misero a punto un sistema di vinificazione il cui esito era una bevanda dalle caratteristiche organolettiche singolari: aromatica e profumatissima. Lavoravano e vinificavano nel fresco di cantine realizzate su tre piani dove l’uva si pigiava a livello del suolo e il mosto, attraverso tubature di coccio, colava nei tini disposti nei locali sottostanti in cui fermentava. Dopo la svinatura, il vino veniva trasferito ad un livello ancora più profondo adatto alla maturazione e alla lunga conservazione. Gli Etruschi vendemmiavano l’uva perfettamente matura, la trasportavano nelle cantine con casse di legno caricate da bestie da soma e depositavano il tutto in un tino fatto a tronco di cono. Una volta che il tino era pieno, un uomo a piedi nudi vi saliva sopra e premeva fino a frantumare i chicchi e aggiungeva acqua ottenendo un mosto che dopo fermentato, si spillava per essere travasato in una botte dove veniva nuovamente premuto per arrivare ad ottenere un vino di qualità. La produzione di vino da parte degli etruschi è un tema affascinante quanto poco conosciuto. Di sicuro questo popolo ha insegnato ai Romani, che lo hanno fatto poi conoscere al resto del mondo antico, come ottenere vino dalla vite. Millenni fa vivevano dove oggi viviamo noi e facevano già il nostro lavoro.
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